domenica 22 giugno 2008

Quanti Davide Petrucci dovranno lasciare l'Italia prima che la Figc faccia qualcosa?

Davide Petrucci non è stato il primo, e non sarà l'ultimo. Sono sempre di più i giovani calciatori (dai 14 ai 16 anni) che decidono di partire, soprattutto alla volta dell'Inghilterra, attirati da contratti a cinque zeri. Una piaga che sta impoverendo i vivai e i club italiani, i quali, dopo averli formati e aver investito su di loro, se li vedono portare via, vanificando così il lavoro di anni. Potremmo chiamarla la "fuga dei piedi dorati". Giuseppe Rossi, passato dal Parma al Manchester United, Vincenzo Camilleri, dalla Reggina al Chelsea, Davide Petrucci, dalla Roma ancora al Manchester, sono solo alcuni esempi di giovani che hanno preferito le sterline all'euro. Ma se il fenomeno non venisse arginato, tra non molto la lista potrebbe essere lunghissima.
A questo punto una domanda viene spontanea: Che cosa sta facendo la Figc per arginare la "fuga dei piedi dorati"?
Partiamo dal 19 febbraio scorso, quando il Chelsea acquistò il cartellino del giovane difensore amaranto Camilleri suscitando le ire di Lillo Foti. In quell'occasione il presidente della Figc Abete annunciò l'invio di una lettera all'Uefa e alla Fifa per "allargare il dibattito in sede internazionale sulle compatibilità dei regolamenti calcistici e su eventuali interventi normativi per la salvaguardia dei vivai e delle scuole tecniche nazionali"(Fonte: ASCA). Abete inoltre informò che la Federazione già in passato s'era mossa per risolvere la questione avendo inserito "da anni nelle NOIF (Norme organizzative interne federali) il comma 3 bis che prevede la possibilita' per le societa' di stipulare un accordo preliminare con il calciatore 16enne, al fine di vincolarlo per un determinato periodo contrattuale''. Infine il presidente Figc annunciò che il vice presidente Demetrio Albertini era stato incaricato, con la creazione ad hoc di un'apposita Commissione, di cercare di risolvere la situazione; Commissione che già l'indomani (cioè il 20 feb.) avrebbe dovuto convocare "una nuova riunione con la partecipazione di tutte le componenti del mondo del calcio, Leghe e Associazioni di categoria"(Fonte: EUROSPORT).
Nel sito della Ficg non abbiamo trovato la "famosa lettera" di Abete, ma solo alcune sue considerazioni dopo una chiacchierata informale (o almeno così presumiamo) con Blatter e Platinì. “Oggi abbiamo fatto una riflessione- ha scritto il sito della Figc il 17.3.2008 riportando la dichiarazione del suo presidente- su questo tema dei vivai, in attesa che il vice presidente Albertini concluda i lavori dello specifico Gruppo di lavoro che abbiamo costituito tempo fa e li presenti al Consiglio federale. Del resto è un argomento molto attuale, al prossimo congresso della Fifa in Australia a fine maggio Blatter intende rilanciare il problema del cosiddetto “6+5” e il presidente della Uefa Platini si sta muovendo per spingere in sede di Unione europea in occasione del prossimo semestre di presidenza francese : la volontà è quella di intervenire con proposte di merito e concrete che rispettino la legislazione comunitaria”.
Dopo le promesse, direte voi, beh, ecco i fatti. Macché, nada de nada. Della commissione Albertini non c'è più traccia, e la lettera di Abete non ha avuto alcun seguito, come del resto il caso di Davide Petrucci sta a dimostrare. Un trasferimento che alla fine si è concluso con un compenso di 250.000 euro per indennità di formazione in favore della Roma, come prescrive la normativa sul trasferimento di calciatori minorenni (guarda lucido su: www.rdes.it/FIFA%20ROMA%202006%203.ppt). E con Petrucci che, forse obbligato da suo padre, ha deciso di andare a Manchester.

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