sabato 14 giugno 2008

Giustizia pallonara: le novità. Multate Milan&Inter, Carraro va a Napoli

Giornate calde sul fronte giustizia sportiva. Il tribunale di Napoli che si occupa del processo a Calciopoli ieri è riuscito finalmente a interrogare Franco Carraro, dopo che l'udienza del 30 maggio era saltata per via dello sciopero degli stenotypisti. Ovviamente l'interessato non è che abbia raccontato granché al gup Eduardo De Gregorio, se non la sua totale estraneità a quello che gli inquirenti ipotizzano come il sistema Moggi. Egli, scrive La Repubblica, "ha precisato di non aver mai avuto alcun interesse nella formazione delle cosiddette 'griglie arbitrali' e di non averne mai parlato con i designatori Bergamo e Pairetto. Quanto ai rapporti con Moggi, Carraro ha sostenuto che con l'ex dg della Juventus era tenuto a parlare in quanto dirigente della società di calcio che dava il maggior numero di giocatori alla Nazionale. E ha aggiunto, comunque, di non aver mai parlato con Moggi di arbitri e di designazioni. L'udienza preliminare riprenderà il 7 luglio".
L'altro ieri, invece, la Commissione disciplinare della Figc ha chiuso il caso relativo al falso in bilancio di Milan e Inter (plusvalenze fittizie), con una serie di multe: 60.000 euro per l’ad del Milan Adriano Galliani e 90.000 per il club rossonero; per quanto riguarda l’Inter multe di 20.000 euro a Rinaldo Ghelfi (attuale vicepresidente) e Mauro Gambaro (all’epoca dei fatti ad); di 10.0000 euro a Gabriele Oriali (attuale dirigente) e Massimo Moretti (ex dg); 90.000 euro alla società di Via Durini. Ammende anche per Giuseppe Marotta, amministratore delegato e dg della Sampdoria: per lui multa di 20.000 euro; sanzione di 18.000 euro invece per il presidente blucerchiato Riccardo Garrone, 36.000 euro per la Samp.
Si chiude così una vicenda di cui Laleggendadelcalcio s'era occupata con diversi post tra dicembre 2007 e febbraio 2008. Di seguito posto un estratto dell'ultimo pezzo dedicato alla faccenda, risalente al 6 febbraio scorso:

- 6/feb./2008. Palazzi deferisce Milan&Inter per falso in bilancio
Assolti per non aver commeso il fatto dalla giustizia ordinaria, ma deferiti dalla Procura Federale per aver violato "i principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva", come recita l'art.1 del CGS (Codice di Giustizia Sportiva). L'azione intrapresa dal procuratore della Figc Stefano Palazzi contro Milan&Inter, oltre ad avere una valenza simbolica, è un esempio di coraggio sconosciuto nella storia rotondoiatrica di questo Paese. Tra i motivi che hanno spinto il procuratore federale all'inatteso gesto, come ha esemplificato il bravissimo Adriano Stabile di SpySpot, c'è "l'abnorme e strumentale valutazione di alcuni calciatori, plusvalenze fittizie messe a bilancio derivanti cessioni con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili e manovre contabili finalizzate a far apparire perdite inferiori rispetto a quelle realmente esistenti" (ricordo che all'epoca dei fatti, senza la manomissione dei bilanci, le due società non avrebbero potuto iscriversi al campionato). Deferiti assieme ai club milanesi, ci sono: Adriano Galliani, il vicepresidente nerazzurro Rinaldo Ghelfi e due ex della società interista, Gabriele Oriali e Massimo Moretti.

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