lunedì 2 agosto 2010

Roby Baggio in Figc tra 48 ore


Noi di Laleggendadelcalcio siamo stati i primi a chiedere un posto in Figc per Roberto Baggio. Dopo la nuova Caporetto calcistica in Sudafrica, l'ex stella azzurra ci è sembrato il classico uomo giusto al poso giusto. Dunque, non possiamo che gioire per l'imminente ritorno in azzurro del divin codino, che stamane si è incontrato con il presidente della Figc Giancarlo Abete nella sede federale di via Allegri, per discutere della cosa. Il ruolo che dovrebbe ricoprire è quello di presidente del settore tecnico (il settore per la formazione e l'aggiornamento dei quadri tecnici della Figc). Un incarico che, a onor del vero, non ci sembra particolarmente azzeccato. Il rischio che si tratti solamente di un'operazione di facciata è alto. Ma Roby Baggio, intervistato da AdnKronos, si è detto entusiasta d'intraprendere la nuova avventura. "Da parte mia c'è la massima disponibilità- ha detto Baggio- Ci sono tante cose in ballo, sarà un'esperienza impegnativa ma anche divertente. Se tutto va in porto, tra qualche giorno sapremo. Il settore tecnico riguarda tanti ambiti, bisogna capire un po'. Prima bisogna avere la certezza, poi vediamo...". La nomina ufficiale di Baggio in Figc dovrebbe arrivare nelle prossime 48 ore.

domenica 1 agosto 2010

Parte II. Tessera del tifoso e intercettazioni telefoniche


(...segue)
Confrontando tessera del tifoso e intercettazioni, poi, si arriva al paradosso. Infatti, se da una parte i berluscones invocano la limitazione delle intercettazioni telefoniche, perché lesive di alcune libertà personali, dall'altra legalizzano uno strumento, come la tessera del tifoso, che viola quegli stessi diritti in maniera indiscriminata. Infatti, mentre le intercettazioni telefoniche sono disposte da un magistrato nell'esercizio delle sue funzioni, hanno natura individuale, sono motivate dal sospetto di attività criminose e hanno una durata limitata nel tempo, la tessera del tifoso invece è una misura generalizzata (cioè colpisce tutti indiscriminatamente), non ha una durata temporale (dura finché segui la tua squadra del cuore), non ha una motivazione precisa (se non una generica prevenzione contro atti di teppismo negli stadi) e non è disposta dall'autorità giudiziaria, bensì da un atto ministeriale (il Ministero dell'Interno). La distinzione non è di poco conto. Significa, in sostanza, che chi è ricco e potente può perseguire il malaffare senza intralci; chi invece è uno sfigato tifoso dev'essere controllato come fosse un presunto criminale. Se questo non è Regime, voi come lo chiamate? Manca solo la polizia segreta agli angoli delle strade, poi sembrerà di essere nell'ex Ddr.