venerdì 14 maggio 2010

Moggi, Torino e le malefemmine

di Marco Travaglio (L'espresso)

Comunque finisca il processo di Napoli su Calciopoli, Luciano Moggi ha già vinto, almeno sul piano mediatico. Complici folte schiere di giornalisti smemorati e/o asserviti, vedi la recente puntata di “Matrix”, l’ex direttore generale della Juventus è riuscito a gabellare la bufala del “così facevan tutti”. Stampa e tv hanno pubblicato le “nuove intercettazioni” di Moratti e Facchetti per dimostrare che Juve e Inter pari sono. Tanto quelle pubblicate nel 2006, in cui “Lucianone” ordinava arbitri à la carte e tramava per salvare le squadre amiche, chi se le ricorda più.

Eppure, per rimettere le cose a posto, basterebbe una sentenza del Tribunale di Torino: quella del 1995 sulle sexy-accompagnatrici per gli arbitri di coppa Uefa del Torino Calcio, all’epoca diretto da Moggi e presieduto da Gianmauro Borsano. Nel 1993 la Procura indaga sui fondi neri della società granata e scopre un conto segreto (“Mundial”) per pagare i fuoribusta a giocatori, dirigenti e procuratori, ma anche le “pubbliche relazioni-accompagnatrici”. Decine di milioni di lire per accogliere le terne arbitrali internazionali con gioielli, orologi, abiti firmati e ragazze-squillo. Nel diario del ragionier Giovanni Matta, ex contabile del club, i pm leggono: “Ieri s’è presentata Adriana R., faccia, fisico e abbigliamento di puttana di alta classe: voleva 6.300.000 per le prestazioni amorose sue (?) e di colleghe per gli arbitri Aek Atene”. Matta rivela: “Era Moggi a combinare questi incontri” insieme al factotum Gigi Pavarese. Borsano conferma: “Delle prostitute si occupava Moggi”. Adriana (la squillo arbitrale), Vittoria e Marina (addette ai guardalinee) raccontano: “Nella hall dell’albergo ci davano le chiavi delle stanze degli arbitri. Noi salivamo durante la partita e li attendevamo lì”. La scena si ripete per almeno tre turni della coppa Uefa 1991-’92. Moggi si difende come Scajola: non s’era accorto di nulla, pensava a innocenti “hostess” o “interpreti”, comunque faceva tutto Pavarese. Che si prende tutta la colpa.

Alla fine i giudici ritengono indimostrabile lo sfruttamento della prostituzione. Resta il reato di frode sportiva, che però scatta solo per le gare Coni (campionato e coppa Italia), non per quelle Uefa. Ce ne sarebbe abbastanza per una squalifica della giustizia sportiva, ma questa si volta dall’altra parte. E la Juve di Umberto Agnelli si precipita a ingaggiare Moggi. Anche se, nel decreto di archiviazione del gup Piera Caprioglio (24 ottobre 1995), si legge: “Non può esser revocato in dubbio un piano di assistenza femminile degli illustri ospiti” nè che “la scelta di connotare l’ospitalità con presenze femminili sia riferibile al Moggi”. Ne consegue un “severo giudizio sulla lealtà dei dirigenti” che resero “più ameno il soggiorno degli arbitri” con “l’ingaggio di avvenenti signore addette al dopo cena… La lesione degli interessi sportivi e la frustrazione delle regole del calcio si stagliano in modo anche troppo evidente”. Davvero così fan tutti?

martedì 11 maggio 2010

Una nazionale senza fantasia

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante.
(Inferno, canto V)

Se supererà le pre-convocazioni qualche lampo di classe ai Mondiali ce lo potrebbe regalare Giuseppe Rossi. Forse Camoranesi o Pirlo. Ma non aspettatevi di più. Se volete vedere la magia, il colpo che salta fuori dal cilindro, dovrete girare a largo da 'Casa Azzurri' e andare dalle parti di Argentina, Francia e Brasile. Lì la Fantasia è di casa e qualora mancasse, apriti cielo, scoppierebbe un quarantotto! No problem, invece, per Mr Lippi. Il cittì Campione del Mondo ha varato una Nazionale caterpillar. Niente fronzoli, solo muscoli e sostanza. Di Cassano, l'enfant prodige dell'italica pelota, che ai più è sembrato fosse finalmente pronto per il Sudafrica (vista la scarsità di talenti nell'ex "campionato più bello del mondo"), di Cassano Mr Lippi pare non ricordi più nemmeno il nome. Al New Deal lippiano non ha partecipato neanche Totti. Nonostante avesse detto addio alla maglia azzurra dopo il Mondiale di Germania, il Pupone è rimasto in bilico fino all'ultimo. Bocciato pure lui si godrà i mondiali dal divanetto di casa, assieme alla bella 'Illary' e numerosa prole. Balotelli, invece, di andare in Sudafrica non è che ci sperasse troppo. Le qualità certo non gli sarebbero mancate. Forse è la testa che gli manca, forse l'esperienza. Esperienza che di certo non manca a Cannavaro, il Pallone d'oro meno meritato dopo Belanov. Lui sì che piace al cittì. Anche se lo beccano a farsi flebo a gogò, anche se ha la casa abusiva ancora da condonare, anche se gioca male e anche se di anni ne ha... Ma perché è stato convocato?, si chiede (giustamente) il 'tifoso di Voghera'. Forse sta lì perché indossa una maglia bianconera? Sospetto legittimo visto che gli juventini sono un terzo della combriccola. Niente male per una squadretta di mezza classifica. Della Roma, invece, quella della grande rimonta, piena zeppa di italiani eccetera eccetera, il solo De Rossi ha trovato un posticino. Una nazionale dunque, costruita senza tenere conto della fantasia, e al di là del merito e dell'età. Al loro posto, tante maglie galeotte. Una previsione. Se nel 2006 gli azzurri c'avevano annoiato ma avevano vinto, questa volta ci annoieranno ancora ma non vinceranno un bel niente. A voi i convocati:
Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Marchetti (Cagliari), Sirigu (Palermo);
Difensori: Bocchetti (Genoa), Bonucci (Bari), Cannavaro (Juventus), Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Criscito (Genoa), Grosso (Juventus), Maggio (Napoli), Zambrotta (Milan);
Centrocampisti: Camoranesi (Juventus), Candreva (Juventus), Cossu (Cagliari), Gattuso (Milan), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pepe (Udinese), Pirlo (Milan), De Rossi (Roma);
Attaccanti: Borriello (Milan), Di Natale (Udinese), Gilardino (Fiorentina), Iaquinta (Juventus), Pazzini (Sampdoria), Quagliarella (Napoli), Giuseppe Rossi (Villarreal).

sabato 8 maggio 2010

Maradona vs il Super-calciatore

Altezza: Peter Crouch
Capelli: Carles Puyol
Occhi: Xavi Hernandez
Mento: Paolo Maldini
Torace: Michael Ballack
Braccia: Rory Delap
Mani: Julio Cesar
Gambe: Cristiano Ronaldo
Piede Sinistro: Lionel Messi
Piede Destro: Thierry Henry


Maradona uno di noi
Per farsi un po' di pubblicità, una società che vende lubrificanti ha messo insieme le migliori qualità di dieci giocatori e ha creato il super-calciatore. Ne è venuto fuori un tipo con l'altezza di Crouch (2metri), i capelli di Puyol, il torace di Ballack, il sinistro di Messi, il destro di Henry, le gambe di Cristiano Ronaldo ecc. Guardando la foto (che trovate qui sopra) la prima cosa che balza agli occhi è che questo super-calciatore è l'esatto contrario di Diego Armando Maradona. Il calciatore per antonomasia. Diego è più largo che alto (1.65 per 68kg), ha un solo piede, il sinistro, che per di più può torcere solo del 70%. Il restante 30% glielo tolse Goikoetxea, difensore dell'Atletico Madrid, che sul punteggio di 3-0 per il Barcellona di Diego Armando, decise di smettere di rincorrerlo per tutto il campo e con un colpo alla Ken Shiro gli spezzò in due la caviglia. Da allora Diego è diventato un diversamente "abile", e ha continuato a correre e a giocare usando la gamba destra come fosse una stampella. Del peso forma di Diego abbiamo detto che all'epoca era di 68kg. Abbiamo omesso di dire però che in forma, Diego, non ci stava mai o quasi. Tra donne, coca e mancati allenamenti il suo cuore era più affaticato di quello di un cinquantenne. Cosa che avrebbe pagato una quindicina d'anni più tardi.
Morale della favola. E' Maradona il più bello spot per il Calcio. Uno sport tanto diffuso perché è "per tutti". Alti, bassi, magri o sovrappeso. Gli ariani supercalciatori li lasciamo volentieri alle nazi-aziende che vendono le loro saponette. A noi invece lasciateci sognare Diego. Uno di noi.