Tutto pronto per la
firma di Lippi con la
Nazionale. Manca
soltanto l'ok di Moggi.
(Gene Gnocchi, Il Rompi Pallone, "La Gazzetta dello Sport" del 26.6.2008)
Donadoni e l'ombra di Lippi, una questione di stile
"Ognuno ha il suo modo di proporsi alla gente, non sono io a dover insegnare agli altri come comportarsi". Appena lasciata la sua panchina da ct della Nazionale azzurra, Roberto Donadoni si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Il riferimento è naturalmente a Marcello Lippi, da oggi nuovo tecnico dell'Italia. A Donadoni il comportamento tenuto dal "di nuovo" ct in questi due anni, non è proprio andato giù: il viareggino non s'è mai fatto veramente da parte, sfruttando ogni momento buono per una battuta, un commento sui 'suoi' ragazzi, i Campioni del Mondo. "Se ne parla da due anni (di Lippi, ndr)- ha detto Donadoni -. Al presidente Abete non ho chiesto se c'è stato un incontro con Lippi. Ognuno è libero di fare quel che vuole, io non discuto i comportamenti degli altri. Non voglio cadere in mancanza di eleganza".
Di nuovo Lippi, dunque. Colui che ha portato l'Italia ad alzare la coppa più prestigiosa a Berlino, certo, ma anche il tecnico che aveva lasciato per via dei molti scandali, non ultimo quella che aveva coinvolto suo figlio Davide, procuratore di calciatori e socio Gea. Adesso è di nuovo in sella e noi, che vogliamo il bene della nostra Nazionale, non possiamo che fargli i migliori auguri.
"Ognuno ha il suo modo di proporsi alla gente, non sono io a dover insegnare agli altri come comportarsi". Appena lasciata la sua panchina da ct della Nazionale azzurra, Roberto Donadoni si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Il riferimento è naturalmente a Marcello Lippi, da oggi nuovo tecnico dell'Italia. A Donadoni il comportamento tenuto dal "di nuovo" ct in questi due anni, non è proprio andato giù: il viareggino non s'è mai fatto veramente da parte, sfruttando ogni momento buono per una battuta, un commento sui 'suoi' ragazzi, i Campioni del Mondo. "Se ne parla da due anni (di Lippi, ndr)- ha detto Donadoni -. Al presidente Abete non ho chiesto se c'è stato un incontro con Lippi. Ognuno è libero di fare quel che vuole, io non discuto i comportamenti degli altri. Non voglio cadere in mancanza di eleganza".
Di nuovo Lippi, dunque. Colui che ha portato l'Italia ad alzare la coppa più prestigiosa a Berlino, certo, ma anche il tecnico che aveva lasciato per via dei molti scandali, non ultimo quella che aveva coinvolto suo figlio Davide, procuratore di calciatori e socio Gea. Adesso è di nuovo in sella e noi, che vogliamo il bene della nostra Nazionale, non possiamo che fargli i migliori auguri.
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