giovedì 26 giugno 2008

Business e solidarietà. Lucarelli imprenditore come Gattuso

Per soldi, certo, ma non solo. Mentre molti imprenditori chiudono 'bottega' e preferiscono investire i loro denari in speculazioni finanziarie, un calciatore come Cristiano Lucarelli decide di andare controcorrente: l'attaccante, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha rivelato la sua intenzione di comprare l'Unicoop, una società di scaricatori (i camalli) del porto di Livorno sull'orlo della bancarotta, con un investimento iniziale di 2 mln di euro. Affari dunque, ma anche un senso di solidarietà verso duecento lavoratori della sua città, che da un giorno all'altro si sarebbero trovati senza più uno stipendio, e per suo padre, che all'Unicoop ci lavora da 33 anni. "Lo faccio per mio padre e poi perché credo nella possibilità di rilancio dell'azienda- ha detto il bomber al giornalista Alessio D'Urso-. Fin da piccolo ho vissuto coi camalli, potrei essere figlio di ognuno degli operaiche lavorano al porto". Il Lucarelli-imprenditore, inoltre, sembra uno con le idee davvero chiare, uno che conosce a menadito i problemi e le difficoltà che lo attendono nella nuova avventura. "Due mln di euro subito, poi nuovi investimenti per un quinquennio. Ma il problema è un altro. Per rilanciare l'attività portuale il Comune di Livorno dovrebbe metterci nelle condizioni di usufruire di una banchina più lunga, visto che quella che c'è adesso non consente l'attracco di navi da 150 metri, le più redditizie".
La bella iniziativa, non è però la sola in Italia. Due anni fa anche Gennaro Gattuso aprì un'azienda nella sua terra. Un'impresa ittica a Schiavonea di Corigliano Calabro, paese di nascita di Ringhio, specializzata nell'allevamento di molluschi. "Si tratta di un'attività industriale- disse il centrocampista azzurro- che in maniera concreta contribuirà a dare sollievo alla disoccupazione, la quale rappresenta un grave problema locale. Ho fiducia nella Calabria e nelle sue possibilità di rilancio. In Calabria ci sono tanti aspetti positivi e tanta gente valida e onesta. La Calabria non è solo la regione che viene descritta in maniera negativa da televisione e telegiornali".

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