martedì 7 ottobre 2008

In piena crisi finanziaria, i titoli di Roma e Lazio sono tra i migliori a Piazza Affari


Che i titoli dell’AS Roma e della SS Lazio potessero allettare lo ‘spazzino’ Paulson (intendo il ministro del Tesoro Usa, da non confondere con il centrocampista della Juve, Poulsen) è cosa alquanto verosimile. Ma, mi chiedo, è mai possibile che quei titoli possano essere un buon investimento per un sano di mente? Beh, pare proprio di sì, almeno stando ai dati elaborati dall’ufficio studi R&S di Mediobanca sull’andamento di tutti i titoli nell’ultimo anno a Piazza Affari. Un’analisi, che ha rivelato che le due società romane sono state nell’ultimo anno, udite udite, tra le migliori otto in termini di redditività su un totale di 279 S.p.A. esaminate. Precisamente hanno guadagnato un +25,8% i biancazzurri e un +9,5 i giallorossi. Un fatto eccezionale per il calcio in Borsa, solitamente accusato di avere immesso nel mercato titoli a forte volatilità e preda di speculazioni finanziarie di basso rango, e su cui nessun broker serio si sognerebbe di scommetterci un euro.
Ma come ha spiegato il giornalista Luca Iezzi su “Affari&Finanza”, “siamo ancora lontani dal riabilitare il calcio in Borsa”. “La Roma a inizio settembre 2007 viaggiava a quota 0,67 cent. e stava avviandosi a uno dei suoi periodici rally, che gli avrebbe fatto sorpassare quota un euro solo 20 giorni dopo- ha proseguito Iezzi-. Quindi basta spostare il periodo di rilevazione di qualche settimana per trasformare il segno positivo in una forte perdita. Inevitabile per un titolo che ha oscillato in 12 mesi tra 0,50 e 1,50 euro sulle voci di un possibile cambio di proprietà: cosa che per la Roma pesa più dei risultati sportivi”. Discorso più o meno simile per la Lazio. “L’inaspettato rendimento nel campionato di serie A, che vede i biancoazzurri al comando dopo quattro giornate (ora siamo alla sesta, ndr), ha portato il titolo- ha precisato Iezzi- a guadagnare il 31,9% in una sola settimana”.
Comunque il risultato positivo dei titoli di Roma e Lazio è da valutare come estremamente favorevole, considerando che hanno ‘tenuto’ quando tutti gli altri mediamente perdevano il 38%. Una stabilità, che si spiega anche con i buoni risultati di bilancio e l’aumento del 56% degli abbonati. Eppure, nonostante la buona gestione, ha spiegato Iezzi, e i dati elaborati da R&S “non toglieranno le due società dalla black list della Consob, che le costringe ogni mese a aggiornare la loro posizione finanziaria”.

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