sabato 26 luglio 2008

Roma e van Persie, un affare plausibile

Sfumato l'acquisto di Adrian Mutu, la Roma continua a guardarsi intorno. Iaquinta è sempre un obiettivo. Gradito da Spalletti, che lo conosce bene visto che lo ha allenato a Udine, il bianconero sarebbe utile sia per la sua esperienza (è anche lui un Campione del Mondo, non dimentichiamolo) che per la duttilità in campo (può ricoprire indifferentemente tutti i ruoli dell'attacco) . Ma a Torino in cambio vorrebbero Alberto Aquilani. Alla società di Trigoria l'idea di cedere il centrocampista, romano e romanista, di grande talento e cresciuto nel vivaio giallorosso, non è che piaccia molto, anche perché andrebbe a rinforzare una diretta concorrente per la Champion's League. Ma il club dei Sensi sa che un attaccante serve come il pane. E allora ecco l'ipotesi "fantacalcistica". Aquilani va alla Juve per Iaquinta e qualche milione di euro (5-6); soldi che la Roma reinveste immediatamente per assicurasi Julio Baptista del Real Madrid (operazione da 12-13mln di euro).
Intanto però si fanno altri nomi. Uno dei quali estremamente suggestivo. Sto parlando di Robin van Persie, venticinquenne attaccante esterno in forza all'Arsenal. Un'operazione di mercato che alle stesse cifre di Mutu potrebbe andare in porto: 20 mln per il cartellino e 2,5-3 al talentuoso calciatore. Arsen Wenger non si opporrebbe alla trattativa. In parte perché non ama il carattere bizzoso e indisponente dell'olandese. E soprattutto perché cedendo van Persie a quella cifra, i Gunners riuscirebbero a trattenere Adebayor, vero pupillo del tecnico Wenger, con un nuovo, sostanzioso, contratto. La miglior medicina per dimenticare l'offerta del Barcellona.

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