sabato 5 luglio 2008

Ranieri: "Scudetto non è tabù"


La Juventus e il sogno tricolore. Che non può essere un tabù, come ha detto ieri Claudio Ranieri, per un club come quello bianconero. Solo una sfida affascinante, possibilmente da realizzare. Nessun'altra società ha questa spregiudicatezza, che nel qual caso sarebbe considerata mancanza d'umiltà, peccato di superbia. Ma la Vecchia Signora, diciamocelo, è l'unica che può davvero permettersi che questa spavalderia non venga confusa con qualche cosa d'altro. In due stagioni è passata dalla B ai preliminari di Champions e ora è una squadra forte, motivata, giovane. E allora perché non pronunciare la fatidica parola, alla faccia di chi o per superstizione o per inadeguatezza non la enuncia mai. Magari scandendola, lettera per lettera: S-c-u-d-e-t-t-o.
Personalmente è questa la Juve che ammiro: spavalda, ma leale. Come ai tempi di Boniperti e non come negli anni bui della Triade, in cui i bianconeri avranno pure vinto, ma a che prezzo? E poi sono un ammiratore di Claudio Ranieri, uomo tutto d'un pezzo al quale rinnovo i miei migliori auguri. Queste le sue dichiarazioni ieri durante la presentazione della maglia per la nuova stagione.
"Gli obiettivi? I tifosi che mi fermavano mi chiedevano di vincere la Champions. Figuratevi se a me non piacerebbe. Io sono di Roma e la finale è a Roma. Ma facciamo le cose con calma, intanto pensiamo al preliminare. Sicuramente noi giocheremo con entusiasmo, passione, dedizione e voglia di stupire. Non ci poniamo limiti, vediamo dove possiamo arrivare e abbiamo tanta voglia di andare il più in là possibile. Lo scudetto? I tabù non esistono. Chi allena e chi gioca nella Juventus deve essere ambizioso e non deve aver paura di pronunciare quella parola. Ora il primo obiettivo, lo ripeto, è il preliminare che non sarà facile anche perché c'è il rischio di beccare squadre difficili, ma allo scudetto ci pensiamo eccome". Nonostante la voglia di vincere qualcosa d'importante, Claudio Ranieri sa bene che la strada è in salita, la rosa ha bisogno ancora di qualche ritocco, ma la base è buona, come lo stesso allenatore ha confermato: "Lo scorso anno abbiamo gettato le basi, abbiamo fatto un ottimo campionato. Ora cercheremo di migliorarlo. Sono contentissimo del mercato che ha fatto la società. I nuovi che sono arrivati dovranno portare qualità morali, tecniche e qualità. I giocatori nuovi mi auguro di averli il 17 luglio insieme agli azzurri. Chi arriverà? I nomi che seguiamo sono diversi e sceglieremo fra quelli che mi daranno l'opportunità di variare il mio sistema di gioco e di migliorare la squadra. Stankovic? Noi ascoltiamo anche la voce dei tifosi, che per noi sono importanti e una componente in più. Ma io sono convinto che bastano due o tre partite per dimenticare tutto. Stankovic è un giocatore universale che gioca in tutti i ruoli del centrocampo. Gioca bene ovunque, ha tiro, inserimento, colpo di testa, è un giocatore completo". E poi ci sono le avversarie, molto competitive. "Il prossimo anno mi aspetto un Milan all'altezza, una Fiorentina ancora più competitiva, insomma un bel campionato- ha concluso il tecnico- Sono contento anche per l'arrivo di Mourinho. Lui è un grande allenatore e molto preparato dal punto di vista tattico, sarà bello vederlo confrontarsi con il calcio italiano che da quel punti di vista è il più difficile di tutti, ci sarà da divertirsi".

(Foto: Megadeth87)

1 commento:

david santos ha detto...

Ciao italo, come và? Spero tutto bene per te. Buon lavoro. Un abbraccio e un buon fine settimana.