"Il quarto e ultimo episodio di coinvolgimento dello Ior negli scandali italiani è quasi comico rispetto ai precedenti e riguarda Calciopoli. Secondo i magistrati romani Palamara e Palaia, i fondi neri della Gea, la società di mediazione presieduta dal figlio di Moggi, sarebbero custoditi nella banca vaticana. Attraverso i buoni uffici di un altro dei banchieri di fiducia della Santa Sede dalla fedina penale non immacolata, Cesare Geronzi, padre dell'azionista di maggioranza della Gea. Nel caveau dello Ior sarebbe custodito anche il "tesoretto" personale di Luciano Moggi, stimato in 150 milioni di euro. Al solito, rogatorie e verifiche sono impossibili. Ma è certo che Moggi gode di grande considerazione in Vaticano. Difeso dalla stampa cattolica sempre, accolto nei pellegrinaggi a Lourdes dalla corte di Ruini, Moggi è da poco diventato titolare di una rubrica di "etica e sport" su Petrus, il quotidiano on-line vicino a papa Benedetto XVI, da dove l'ex dirigente juventino rinviato a giudizio ha subito cominciato a scagliare le prime pietre contro la corruzione (altrui)". (Curzio Maltese, 26.1.2008, Scandali, affari e misteri tutti i segreti dello Ior", La Repubblica)
mercoledì 30 gennaio 2008
Moggi querela "Repubblica" a "Markette" (per l'articolo sullo Ior di Maltese)
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venerdì 25 gennaio 2008
Emergenza rifiuti. Assoldati ultrà per 150 euro al giorno
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Attualità. Si "sgonfia" il caso della nomina di Maiani al Cnr
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giovedì 24 gennaio 2008
Giornalisti/giornalai e giacchette nerazzurre. Il commento del blogger francesco facchini
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martedì 22 gennaio 2008
Lo "stile" Juve trasloca a via Durini
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Attualità. Il Senato blocca nomina nuovo pres. Cnr, e Cnr comunica di seguire le "orme di S.Filippo"
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giovedì 17 gennaio 2008
"The Quiet" Capello e il Fisco. Tutti i retroscena
L’inchiesta torinese, nelle mani del magistrato Bruno Tinti (lo stesso che indaga anche sul falso in bilancio della Juve e che ha iscritto nel registro degli indagati la triade moggiana- fonte la Gazzetta dello Sport di oggi) coadiuvato dai sostituti Marco Gianoglio e Vincenzo Pacileo, è partita dopo la segnalazione dell’Agenzia delle entrate, che, come aveva annunciato alcune settimane fa sul suo sito Fiscoggi, vuole vederci chiaro su “l’ampia massa dei contratti in serie C, oggi per lo più in nero, e i guadagni delle singole star, che spesso prendono strade esentasse attraverso i diritti d’immagine”(La Repubblica). E infatti a “The Quiet” Capello, la Procura di Torino ha contestato proprio alcuni pagamenti ricevuti come compenso da sponsor (non è chiaro se è sotto questa forma che sono giunti i versamenti in nero effettuati da Roma e Juve di cui si parla nella stampa quotidiana) e versati ad alcune società di facciata (in particolare la “Sport 3000”), delle scatole vuote, che il ct inglese ha costituito in Lussemburgo; società facenti capo alla “Capello family trust”, l’azienda di famiglia del ct inglese con sede a Guernsey, l’isola nel canale della Manica, in cui il denaro transitava momentaneamente prima di essere smistato in giro per il mondo (secondo una mappa del Corriere della Sera di oggi le società della holding "Sport 3000" e destinatarie dei fondi neri sarebbero: un fondo d’investimento in Irlanda da 650mila euro, un’immobiliare, la “Verde Cortese”, con sede a Legnano e interessi a Parigi e Lugano, la D.C. srl del figlio di Capello, Edoardo, con sede a Milano e con diversi immobili intestati a Marbella e Pantelleria).
Un “giochetto”, come lo ha definito Alessandro Ferrucci su L’Unità di oggi, diverso dal più rudimentale cambio di residenza per il quale Don Fabio era stato condannato nel 2002 dal Tribunale di Como a tre mesi di reclusione, pena poi patteggiata con una multa di 3.500 euro per “concorso in abuso d’ufficio”. In quell’occasione infatti al tecnico di Pieris venne contestata, dal pm Daniela Meliota, il fraudolento cambio di residenza a Campione d’Italia, con la collaborazione decisiva del sindaco Roberto Salmoiraghi (tornato successivamente alle cronache giudiziarie tra il 2006 e il 2007, con l'accusa di corruzione nell'inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodcock, che coinvolse il principe Vittorio Emanuele. Inchiesta poi passata per competenza territoriale alla Procura di Como e archiviata dal gip Martinelli), finalizzato a godere dei vantaggi fiscali concessi dallo Stato italiano alla cittadina al confine con la Svizzera.
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mercoledì 16 gennaio 2008
Al "Meazza" la Lega Nord è padrona
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martedì 15 gennaio 2008
La crisi nera della Lazio
"L’ho riconosciuto subito e un brivido freddo è corso lungo la schiena. Era domenica pomeriggio, la pioggia era cessata da poco, ma sull’Olimpico arrivavano folate di vento gelido. Spalti semivuoti, atmosfera tristanzuola, cori e canti provenienti solo dallo spicchio dei tifosi della squadra ospite. L’ho riconosciuto, il momento inquietante e terribile, all’inizio del secondo tempo, quando la Lazio si è rintanata nella sua metà campo, intimidita dalla propria angoscia più che da un Genoa tutt’altro che stellare(...). L’ho riconosciuto in quel momento, il clima di fallimento e di naufragio incombente, di catafascio e di catastrofe annunciata. Erano anni che non si respirava un così brutto clima. Anche nelle annate meno buone, la modestia congenita della Lazio era compensata dallo spirito di una compagine comunque combattiva, appassionata e orgogliosa(...). Ma stavolta non è solo suggestione. Stavolta è brutta davvero, si facciano pure gli scongiuri".
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lunedì 14 gennaio 2008
La sinistra “munnezza” che desta l'ultrà
Da quanto è emerso, non è più possibile pensare che la teoria della “migrazione della violenza” possa avere valore interpretativo. Qualche giorno prima, inoltre, a Pianura, erano stati aggrediti dei Vigili del Fuoco, uno dei quali, intervistato da Rai e Mediaset, aveva detto che lui e alcuni suoi colleghi se l'erano vista brutta e che solo grazie all'aiuto del proprietario di una villetta nei pressi avevano salvato la pelle. Un fatto anomalo, perché gli ultrà, dagli Anni 70 ad oggi, non erano mai stati altrettanto feroci con rappresentanti delle istituzioni diversi dalle forze di polizia.
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20:42
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mercoledì 9 gennaio 2008
Queens Park Rangers secondo Geoff Andrews (da "Il Manifesto")
Con l'articolo "Il club più ricco del mondo", Il Manifesto di ieri s'è occupato della storia del Queens Park Rangers, società londinese finita nelle mani di Flavio Briatore e dei suoi amici miliardari. "Un affare all'italiana", a firma del tifoso-scrittore del Qpr Geoff Andrews, autore del libro Un paese anormale, l'Italia di oggi raccontata da un cronista inglese (Effepi Libri 2006), nonché manager dei Philosophy Football Fc. Un bellissimo pezzo che ho 'rubato' al quotidiano comunista e che ho postato integralmente qui di seguito per i miei lettori.
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domenica 6 gennaio 2008
Don Paparé
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Paparesta deferito per conflitto d'interessi. Salvi Galliani&Meani
"I due deferimenti sono arrivati a sorpresa, perché quei fatti, risalenti alle indagini effettuate nell’estate del 2005 da Francesco Saverio Borrelli e dai suoi uomini, erano stati ritenuti chiusi. La stessa Corte Federale aveva espresso il suo parere, ritenendo che Paparesta e Racalbuto non potevano essere processati neanche dall’Aia in quanto già precedentemente giudicati dalla Procura Federale, cioè dallo stesso Palazzi, che aveva deciso di non procedere. Secondo le norme diffuse dalla stessa Corte Federale, il non deferimento per archiviazione o per caso irrilevante era già un giudizio. Oggi Palazzi, invece, ha deciso di procedere, confermando l’ipotesi che quella norma della Corte Federale non verrà riconosciuta da lui neanche in futuro. Ma per quanto riguarda Paparesta e il deferimento per la famosa telefonata a Meani in cui chiedeva l’aiuto dei dirigenti del Milan è emerso un fatto nuovo: gli 007 federali, infatti, hanno scoperto che uno degli intestatari della Ital Bi Oil (associata dell’Assobiodiesel, società per la quale il direttore di gara aveva chiesto l’intervento) è sua moglie, quindi Paparesta stava chiedendo le attenzioni del Milan per un interesse personale. In quella telefonata erano stati coinvolti oltre all’arbitro anche Meani e Adriano Galliani, ma Palazzi ha ritenuto di dover procedere con il deferimento solo per Paparesta."
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