La penultima domenica di campionato ci ha insegnato che il fairplay in campo è anche sinonimo di un calcio più bello ed equilibrato. Un po' tutti gli osservatori se ne sono accorti e hanno elogiato lo spirito di Siena e Napoli, due formazioni che seppur non avessero alcun obbligo di giocare al meglio contro Inter e Milan si sono impegnate al massimo, nel rispetto dei propri sostenitori e per il prestigio della maglia che indossano. Fattori che troppo spesso sono stati sopravanzati dall'italiota costume pallonaro che vuole che le partite di fine campionato abbiano sempre un esito scontato: un fatto che oltretutto ha generalmente fagocitato polemiche tra i puristi del football e i tradizionalisti dell'"è stato sempre così". Adesso, dopo la lezione di fairplay, non si potrà più fare marcia indietro. E speriamo che il modello venga esportato dalla serie A alle serie minori, dove l'occhio televisivo non vede e giudica e lo spirito sportivo ancora latita. Perché a fare gli onesti, chi ci guadagna è lo spettacolo dello sport.
martedì 13 maggio 2008
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1 commento:
quella di siena e napoli dovrebbe essere la normalità... a proposito di fair play, ti segnalo che vieira è caduto in area e ha subito fatto segno all'arbitro che non era fallo. la domenica prima crespo ha "aiutato" l'arbitro, che stava dando per errore un angolo all'inter, a prendere la decisione giusta
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