mercoledì 28 maggio 2008

via Mancini, arrivano Mourinho e Lampard

Neppure le vittorie hanno permesso a Roberto Mancini di restare alla guida dell'Inter. Il presidente Moratti ieri lo ha scaricato, al suo posto arriva Mourinho, ingaggiato a suon di milioni di euro, 9 stando alle voci che in queste ore si susseguono. Il rapporto tra l'ormai ex tecnico e il patron nerazzurro s'era inclinato da tempo, e allora meglio cambiare e affidarsi a quello che molti definiscono un grande allenatore. Il tecnico portoghese è infatti considerato un guru della tattica, ma anche un sergente di ferro, che poi è proprio quello che manca a una squadra zeppa di campioni, ma portata a fare un po' la bizzosa in campo e fuori. Troppi stranieri si diceva. Beh, ora alla guida tecnica se n'è aggiunto un altro. Che sia questa la mossa buona per vincere per davvero la Champion's League? Glielo auguriamo soprattutto a Moratti, che per riportare l'Inter ai fasti d'un tempo, quand'era presidente suo padre Angelo e aveva in panchina un altro guru del tempo, Helenio Herrera, ha speso tempo e denaro a più non posso, meritandosi l'appellativo di "Abramovic italiano". Un'etichetta che non sai mai se è un complimento o una presa in giro. Cmq, sembra che Moratti porterà a Milano, assieme a Mourinho anche il suo pupillo, Lampard, regista vecchia maniera, grande interprete della filosofia "Mourinhana", fatta di possesso palla e veloci cambi di ritmo. Un centrocampista che tutti gli amanti del pallone avranno certamente apprezzato nella finale di Champions a Mosca. Oltre al gol, anche una traversa e tante buone giocate, alcune inaspettate, come una percussione sulla sinistra nel secondo tempo che non pensavo fosse nelle sue corde.
L'Inter che sta prendendo forma sembra sarà ancora più grande e forte di quella di quest'anno, e i tifosi non possono far altro che esserne entusiasti. Voi che ne pensate?

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