martedì 22 aprile 2008

Sotto al cupolone è già Soros-mania


Solo nell’ultimo mese le azioni della As Roma hanno guadagnato oltre il 60%, e oggi alle 15.00 il titolo è stato nuovamente sospeso in Borsa per eccesso di rialzo. E' oramai chiaro che la famiglia Sensi sta per passare la mano, probabilmente al magnate americano George Soros. L'accordo ancora non è stato fatto, ma sotto al cupolone è già scoppiata la Soros-mania.
L'influente quotidiano dei pallononari capitolini, Il Romanista, oggi ha scritto che una società americana facente capo a Soros, la Inner Circle Sports, si starebbe preparando a chiudere l'affare. "È finita- ha sostenuto Il Romanista- quando in Italia era notte tarda la riunione di Inner Circle Sports a New York. Qui erano le 21.30 (le 15.30 in Usa) quando gli uomini di Soros si sono visti per definire quando e come tornare a Roma per comprare l’As Roma. In mattinata erano stati chiamati dalla società giallorossa che li avvertiva dell’imminente uscita di un comunicato e poi di un altro: quelli in cui si dice, e si ridice insieme alla Consob, che non c’è nessuna offerta araba, almeno non quella della famiglia Reale degli Emirati Arabi". Il giornale diretto da Riccardo Luna ha scelto la linea esterofila, di appoggio incondizionato a Soros, e per questo ha dato risalto, udite-udite, a una petizione promossa da alcuni tifosi, cioè una raccolta di firme su internet, per "chiedere alla famiglia Sensi di prendere in considerazione l’idea di cedere la società al magnate americano. Un uomo che possa così permettere ai romanisti di sognare in grande".
A questo punto viene da chiedere, ma chi è questo George Soros? "Nato a Budapest 78 anni fa- ha scritto Fulvio Bianchi sulla sua rubrica Spycalcio de La Repubblica- ha vissuto a Londra sino al 1956 e ora che ha fatto fortuna negli Stati Uniti continua a seguire regolarmente le vicende del calcio europeo e italiano". E ancora: "il suo patrimonio è stato calcolato in 8,5 miliardi di dollari: secondo Forbes, è l'ottantesimo uomo più ricco al mondo(...), divorziato due volte con cinque figli; emigrato negli Usa ha fatto fortuna con la Soros Fund Management. Appoggia Obama nella corsa alla Casa Bianca". Insomma, per il momento è tutto oro quel che luccica a dispetto di coloro che in questi giorni hanno manifestato dubbi sulle 'qualità' del magnate.
Ma perché a questo quasi ottantenne sarebbe venuta voglia di comprare la Roma? Sempre secondo Fulvio Bianchi è a causa di un mix, tra sentimento e valore di mercato. "Il club- ha scritto il giornalista de La Repubblica- ormai è conosciuto in tutto il mondo (merito di Sensi, Spalletti, Totti...), inoltre Soros è interessato anche a costruire uno stadio nella capitale (cosa direbbe però il Coni?) e ad altre attività della famiglia Sensi". Già, i Sensi. Debitori di parecchie centinaia di milioni di euro con Unicredit, la banca che appena ha sentito il profumo dei dollari non ha resistito e ha, probabilmente, chiesto a Rosella Sensi di vendere e sanare la sua esposizione debitoria. Per Soros invece, pare che 250 milioni siano bruscolini. Almeno per oggi, poi domani chissà non venga a chiedere gl'interessi.

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