Alla Leggendadelcalcio preme sapere chi sia veramente George Soros, affiché, al di là di quanto di buono s'è detto finora, non saltino poi fuori, quando magari è troppo tardi, i famosi scheletri nell'armadio. Giunge a proposito dunque, un ritratto fuori dagli schemi, fatto da Biagio Marzo su L'Opinione, un giornale, è bene tenerlo presente, vicino al Cavaliere, il quale, a quanto sembra, pare non abbia molta stima per il magnate americano, simpatizzante di Emma Bonino e di Marco Pannella, ai quali prestò due anni fa un milione di euro da investire in campagna elettorale. E allora ecco alcuni stralci di quest'articolo, scremati delle sole cose che c'interessano.
"Soros è il classico esempio del finanziere, politicamente corretto di cultura liberal, che fa parlare di sé per le sue scorribande finanziarie e per le battaglie a favore della democrazia, attraverso organizzazioni filantropiche sparse per il mondo. Dietro la filantropia c’è chi si sospetta che Soros faccia alla grande i propri affari in modo spregiudicato. In particolare, è il finanziatore di movimenti che si battono per la democrazia e per il liberalismo. Lo strumento finanziario con cui interviene è il Quantum fund e, se vogliamo dirla tutta, proprio Soros è l’inventore degli hedge fund, o meglio ancora, quello che li sa manovrare meglio. Oltretutto, le sedi sociali dei fondi sono in Paesi considerati come “paradisi fiscali”. Autore di saggi economici e filosofici, si è ispirato alla scuola liberale di Karl Popper alla quale è legato per averlo avuto come professore alla London school of Economics and Political Sciences. George Soros (era già sbarcato) nel Bel Paese, per una sua profittevole operazione di business sull’euro, nel settembre del 1992, quando scese in campo per speculare sulla lira. Nel 2006, il Tribunale di Parigi lo condannò, per un accusa accusa di insider trading, a pagare una penale di 2,2 milioni di euro. Per una vecchia storia che risale al 1988 in cui Soros rimase coinvolto per l’acquisto di quote di una piccola banca. E’ ritornato alla ribalta per una avventura inedita nel mondo del sport(...). Si badi bene (però) che Soros (alla Roma) sarebbe intenzionato a fare sul serio. Ragion per cui, vorrebbe acquistare la Roma rapidamente e con poca spesa. La Famiglia Sensi è pienamente d’accordo sui tempi, mentre non lo sarebbe sull’entità della cifra, data la sua notevole esposizione bancaria (si parla di 370 milioni di euro) con l’Unicredit. Sul prezzo, si dice ci sia in vista un’estenuante tiramolla tra le parti".
(parti di un articolo de L'Opinione; per chi volesse leggere l'intero pezzo clicchi qui)
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