sabato 2 febbraio 2008

Milan&Inter prosciolte. Gonfiare i bilanci non è reato.

Con il proscioglimento di Milan&Inter dalle accuse di aver manomesso i bilanci, si apre una nuova stagione per il calcio italiano. La finanza creativa è ora possibile e le plusvalenze fittizie non sono reato. Come a dire che non importa se un grande campione vale come un brocco qualsiasi: la sentenza che ha deciso il "non luogo a procedere" contro le due società milanesi, infatti, ha stabilito il principio secondo cui "non si può determinare- ha scritto ieri L'Unità- con certezza il valore di un atleta, anche se viene strapagato pur non avendo mai messo piede in prima squadra".
Gaetano Pecorella, legale del Milan e del Berlusca, ha incassato dopo la sentenza Sme-Ariosto un altro successo giudiziario. "Evidentemente- ha detto l'avvocato- il bilancio rispondeva a verità . La valutazione fatta dal giudice è che i bilanci erano genuini e veritieri". E certo che rispondeva a verità... se non si può stabilire, neanche con una valutazione di mercato, il reale valore di un calciatore, allora tutto diventa possibile. Persino che un giovane tesserato dal Milan, tale Simone Brunelli, possa passare all'Inter senza aver firmato né visto alcun contratto (come sostenne lo stesso Brunelli) per la modica cifra di 3 milioni di euro. Ebbene per il gup Paola Di Lorenzo questo caso non è una plusvalenza fittizia, (no, no!), perché il valore di Simone Brunelli, che mai ha giocato nella squadra rossonera e tantomeno in quella nerazzurra, non lo si può stabilire.
Questo il caso più eclatante, ma anche lo scambio tra giocatori noti come Seedorf e Coco per 30 milioni cadauno puzza e non poco (perché le due milanesi all'epoca si volevano liberare di entrambi i calciatori, proposti a mezza Europa e scartati per i loro elevati ingaggi).
E pensare che il 17 dicembre scorso gli avvocati di Milan&Inter avevano "presentato richiesta di proscioglimento a causa dell'inutilizzabilità tra le fonti di prova della consulenza tecnica indicata dal pm Carlo Nocerino". Inutilizzabilità che avrebbe permesso a Galliani (Milan), Guelfi e Gambaro (Inter) di non andare al processo, certo, ma che non gli avrebbe dato il "certificato" di buoni e corretti amministratori delle finanze dei club in questione. Vuoi mettere? Questa si che è classe.

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