venerdì 25 giugno 2010

Mondiali. Il Giappone delle meraviglie


(QuattroTreTre) 24 giugno – Non è più una macchietta il Giappone. E’ finita l’era dei calciatori samurai e di Holly e Benji. Il calcio espresso ieri dai nipponici contro la Danimarca ci è sembrato "meraviglioso" quanto la canzone di Modugno. Tre a uno il risultato finale, grazie a due punizioni al bacio(Honda ed Endo) nel primo tempo e il gol nella ripresa di Okazaki servito da Honda (sentiremo ancora parlare di lui). Tutta la squadra di Okada ha impressionato. Le serviva un punto per superare il girone ma non si è mai fatta i conti in tasca. Ha giocato con determinazione e aggressività grazie anche ad una condizione atletica invidiabile. Chissà se basterà agli ottavi contro il Paraguay. Al Royal Bafokeng la Danimarca è stata stracciata. Lascia il Mondiale, meritatamente. Il ct danese Olsen ci ha provato in ogni modo a rimontare lo svantaggio imbottendo la squadra di attaccanti nella ripresa. Tomasson (ma ancora gioca?) ha accorciato al 35', e se nei 10 minuti finali i danesi avessero pareggiato, cosa che comunque li avrebbe eliminati, sarebbe stata una beffa. I Giapponesi sono stati di un'altra categoria. Il terzo gol, nato da una giocata sontuosa di Honda che ha regalato ad Okazaki la gioia, ha dimostrato che talvolta una giustizia esiste nel rotondoiatrico mondo pallonaro. Complimenti al Giappone.

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