giovedì 24 dicembre 2009

Spunta Bettega sotto l'albero juventino


E' d'uopo, alla fine di ogni anno, buttare le cose vecchie per fare posto a quelle nuove. Il perché è abbastanza ovvio (al di là del fatto che il consumo precoce è caratteristica essenziale delle società basate, per l'appunto, sul consumo). Ogni nascita è un nuovo cominciamento, l'inizio di qualcosa di diverso e imprevedibile, che permette di lasciare alle spalle gli errori (e gli orrori) del passato. Si tratta dunque di un rito che annuncia una palingenesi.
Non tutti però la pensano così. La Juventus, ad esempio, ha messo sotto l'albero un nuovo vice direttore generale, Roberto Bettega, che poi in realtà è vecchio come il cucco. Insomma: invece di anadare incontro al nuovo, i bianconeri hanno riciclato e tirato fuori dal cestino un pezzo da novanta della storia recente della Vecchia Signora. Appena scampato al processo a Calciopoli, il terzo uomo della Triade è diventato l'uomo giusto per risollevare le sorti della Juve. Peccato che Giraudo sia stato condannato in Primo grado, altrimenti anche lui tornava buono. E ora nella Torino bianconera sperano che anche con Moggi i giudici siano clementi. Bon. Tanti auguri a lui, alla juventus e al calcio italiano.

Nessun commento: