giovedì 17 dicembre 2009

Calciopoli, Giraudo e Lanese condannati

Tre anni di reclusione per Antonio Giraudo: è la sentenza pronunciata oggi dal giudice per le indagini preliminari, Eduardo De Gregorio, nell'ambito del procedimento nei confronti degli imputati di Calciopoli che hanno scelto il rito abbreviato. L'accusa aveva chiesto, per l'ex dirigente della Juventus, cinque anni. Il gup De Gregorio ha inoltre inflitto due anni di reclusione ciascuno all'ex presidente dell'Aia, Tullio Lanese e all'ex arbitro Paolo Dondarini mentre due anni e quattro mesi è la condanna per l'ex arbitro Tiziano Pieri.

Tutti gli altri imputati sono stati assolti. Il gup ha disposto per Giraudo e gli ex arbitri Tiziano Pieri e Paolo Dondarini come pena accessoria il divieto per tre anni di accedere nei luoghi dove si svolgono competizioni sportive o si accettano scommesse e l'interdizione dagli uffici direttivi di società sportive. Sette invece gli imputati assolti. Si tratta dell'arbitro Gianluca Rocchi, degli ex arbitri Stefano Cassarà, Marco Gabriele e Domenico Messina e degli ex assistenti Duccio Baglioni, Giuseppe Foschetti e Alessandro Griselli.

Il gup De Gregorio ha riconosciuto l'esistenza di una associazione per delinquere che avrebbe condizionato gli esiti dei campionati di calcio. Lo si evince dal dispositivo della sentenza emesso oggi con la quale sono stati condannati quattro imputati (Antonio Giraudo, Tiziano Pieri, Paolo Dondarini e Tullio Lanese) per il reato associativo finalizzato alla frode in competizioni sportive.

Entrando più nei dettagli della sentenza, Giraudo è stato ritenuto responsabile di associazione per delinquere (con l'esclusione tuttavia dell'aggravante di esserne uno dei promotori) e per tre singoli episodi di frode. Il primo si riferisce ai presunti illeciti che condussero alle ammonizioni e a un'espulsione durante Udinese-Brescia del 2004, sanzioni inflitte per favorire la squadra bianconera in relazione a Udinese-Juve 0-1 del 3 ottobre 2004. Giraudo è condannato anche per il sorteggio della terna arbitrale che sarebbe stato pilotato per favorire la Juve in occasione di Juve-Lazio del 5 dicembre 2004. Il terzo capo di imputazione per cui è stato condannato l'ex ad bianconero riguardal'individuazione delle griglie arbitrali e il successivo sorteggio, «atti finalizzati a determinare - si legge nel capo di imputazione - il risultato di Juventus-Udinese 2-1» del 13 febbraio 2005.

Le pene inflitte dal gup, in base agli sconti previsti dal rito abbreviato, sono ridotte di un terzo. Per Dondarini e Lanese è stata dichiarata la sospensione della pena. Entro 90 giorni il giudice De Gregorio depositerà la motivazioni della sentenza. Le argomentazioni che esporrà il magistrato potrebbero costituire una atout importante che i pm potrebbero utilizzare nell'altro processo di Calciopoli, quello con rito ordinario che vede imputato, tra gli altri, l'ex dg juventino Luciano Moggi.

Fonte: Spysport

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