martedì 9 giugno 2009

Kakà al Real, la protesta corre sul web


(Fonte: Dire)
La strada è virtuale, le urla silenziose. I tifosi del Milan s'aggrappano al web quando Kakà non è già più un giocatore del Milan. La rete raccoglie di tutto, da facebook ai forum: non va giù a nessuno la cessione al Real. Le manifestazioni e gli striscioni lanciano ormai messaggi nel vuoto. Il gruppo aperto su Facebook è giù scaduto: “Kakà lo compriamo noi tifosi. Giù le mani da Kakà”. Quasi 50.000 iscritti. Troppo tardi. Al tam tam mediatico non resta che la protesta fine a se stessa. Cominciata a cose non ufficiali, con una manifestazione sotto la sede del club, in via Turati, a Milano. Al grido di “Kakà è una bandiera”, hanno immediatamente rintracciato i colpevoli: Adriano Galliani e Silvio Berlusconi. "Se vendi Kakà, vendi la società", "Presidente: prima tante soddisfazioni, ora tante delusioni", "Società, stai perdendo la dignità", "In un mese hai perso moglie, tifosi e Kakà, papi vendi la società". "Chi vende Kakà ce la pagherà".
Più chiari di così. Tutto inutile, come se l'affare mancato a gennaio con il Manchester City fosse stato merito loro, dei sit-in sotto casa del brasiliano. La realtà è un'altra, ed arriva nascosta dalla notte italiana: Kakà parla da giocatore del Real Madrid dal ritiro del Brasile. Il tifoso innamorato e deluso fa ancora sconti all'idolo, non a chi l'ha venduto: lui è stato "costretto ad andare via". Uno dei leader storici della Curva sud, Giancarlo Capelli, la spara lì: "Me lo ha detto lui stesso al telefono. Abbiamo parlato circa cinque minuti e mi ha detto che si è sentito abbandonato dalla società. Mi ha detto che voleva restare, ma il Milan lo ha messo in vendita". Sul web il concetto è lo stesso, solo un po' più ad effetto: "Pensavo che il diavolo non potesse vendere la sua anima invece mi sbagliavo". Anzi, la parola scritta è sacra, e buona per il rinfaccio: "Kakà e il Milan hanno già risposto al Real Madrid in passato. Non vedo alcuna ragione per cambiare questo atteggiamento', queste le dichiarazioni di Berlusconi il 23 gennaio 2009... Silvio ma ci prendi per il culo?". E poi valgono i fatti, c'è chi ha già mandato disdetta dell'abbonamento pubblicando il fac-simile on line: "Il sottoscritto ***, residente a *** (Mi) in via ***, richiede gentilmente che non vi sia nessun rinnovo automatico dell’abbonamento calcio easy pay in scadenza...". Fino all'offesa finale, o presunta tale: "Berlusconi interista, Galliani juventino". E Kakà madridista...

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