giovedì 11 dicembre 2008

Calcio e Gomorra

(da OltreGomorra)

Da tempo la criminalità organizzata cerca di infiltrarsi nel mondo del calcio. Non si tratta solo di folklore da stadio, come possono sembrare gli striscioni inneggianti ai boss o le curve in mano alle famiglie mafiose (come avviene a Catania) o gli scontri provocati dagli ultras napoletani delle Teste Matte e dei Niss, infiltrati dalla camorra. C'è ben altro. Ci sono gli affari. Mafia, camorra e ‘ndrangheta vogliono controllare il mondo del calcio che avrebbe "un ritorno di immagine incredibile e fatto a livello nazionale porta posti di lavoro e guadagni insperati", come si può leggere nella corrispondenza avvenuta tra due mafiosi calabresi sequestrata a Castrovillari. Recente è la vicenda giudiziaria che ha fatto emergere il tentativo del clan dei Casalesi che (con la complicità, secondo l'accusa, di Giorgio Chinaglia) tentava di rilevare la Lazio per 24 milioni di euro.
Da Napoli a Palermo, la mafia cerca di entrare nell'ambiente calcistico in tutti i modi possibili: gestendo il giro delle scommesse; tentando di condizionare i risultati delle partite; ottenendo gli appalti per gli impianti e i servizi allo stadio; rafforzando i rapporti con i politici.

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