domenica 9 novembre 2008

Un anno con Laleggendadelcalcio

Cari lettori,

esattamente un anno fa questo blog vedeva la luce. In questo lasso di tempo ho cercato, con le mie sole forze, di fornirvi un'informazione su quello che accade nel mondo del pallone in maniera puntuale e il più possibile accurata. Offrire un servizio più che un diario personale, convinto che ciò che attira la mia curiosità possa interessare una più vasta audience. Cioè, voi. Eppure, secondo la Magistratura italiana, un blog non potrebbe fare informazione, come la sentenza su www.accadeinsicilia.net, il blog di Carlo Ruta, sta lì a dimostrare. Non conosco Ruta e ho poco bazzicato il suo blog, ma ciò che non comprendo della sentenza e perché il senso civico e la voglia di denunciare ciò che non funziona nel nostro Paese possa invero essere considerato reato (di stampa occulta). La passione civica, credo invece dovrebbe sempre essere premiata, ancor più quando non è finalizzata al lucro. Dunque, a distanza di un anno resto fedele ai propositi che fin dal primo giorno avevo fissati e che sono la peculiarità di questo blog:

"Ora il calcio, diciamolo subito, è il più bel gioco del mondo". Gianni Brera amava definirlo semplicemente così. E a coloro che gli dicevano che stava esagerando, rispodeva: "Per il calcio ho letteralmente delirato da ragazzino e in seguito, anche da grande. Per il calcio deliro persino oggi, che ho figli ormai in condizione di trasformarmi in nonno". Una passione profonda, la stessa che milioni di persone hanno provato e continuano a provare. Questo blog è dedicato a loro. Uno spazio per condivedere e approfondire insieme le storie, le news e i tanti temi che circodano il "mondo del pallone". Senza considerarlo un aspetto minore e un po' superficiale della nostra società. Perché il calcio è, con pieno diritto, parte della storia del nostro paese. I suoi vizi e le sue virtù sono le stesse di noi italiani. Del nostro modo d'essere, della nostra civiltà.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buongiorno e complimenti per il sito, che trasuda sana passione per lo sport.
Vorrei suggerire un argomento, e cioè la crisi economica del campionato di Serie B che, come dice un articolo di Repubblica di ieri (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/08/serie-cosi-muore-un-campionato.html) sta morendo. Non si tratta semplicemente di essere nostalgici per i tempi in cui non esistevano pay-tv anticipi e posticipi, ma è davvero inaccettabile che si prenda la strada dell'autodistruzione, cominciando con la penalizzazione di quello che è il campionato italiano più bello e interessante, sicuramente più della serie A. Il tutto nell'indifferenza generale.