domenica 25 luglio 2010

Tragicommedia rossonera

C’è da compatirli i tifosi del Milan. Abituati per anni ad avere il meglio che c’è in circolazione, ora non riescono nemmeno a leggere i nomi dei nuovi arrivi. Chi diavolo sono Amelia, Yepes e Papastathopoulos? E inoltre, la squadra è vecchia, senza giovani talenti del vivaio pronti per il salto, né soldi da investire nel calciomercato estivo. Una miscela che non fa buon brodo. Il Milan della prossima stagione è poca cosa, sarà un miracolo se raggiungerà il quarto posto in serie A e se supererà il primo turno in Champions. La tragicommedia nasce quando si vuole trasformare il piombo in oro, far diventare stelle le stalle, con arroganza e testarda ostinazione. Frasi come quelle pronunciate da Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani in conferenza stampa (“Abbiamo una rosa assolutamente adeguata che può competere con chiunque” e “Sfido chiunque a dirmi il nome di una squadra che ha una sommatoria di classe a centrocampo simile a quella che abbiamo noi con Ronaldinho, Pirlo, Seedorf e Pato”) sono deliri non adatti per l’occasione. Mettere il dito nella piaga è forse autolesionismo. Ma almeno, nell’amarezza, resta il gusto per la risata. “Auguriamo tutto il bene possibile ad Allegri e ai ragazzi, ma ci vorrebbe una trasferta a Lourdes per essere competitivi”, ha detto sarcasticamente ‘Critica Rossonera’; “Dici che spendi troppo? Dici che il calcio ha raggiunto cifre assurde? Ok, ma non dirci che vinceremo così. Non dirci che in fondo era colpa di Leonardo e degli infortuni”, ha sentenziato ‘Diario Rossonero’; ‘La Casa del Diavolo’, invece, ha una sola speranza: “L'unica linea verde di cui potrete parlare in futuro, voi della dirigenza, sarà quella della metropolitana che vi riporterà a Cologno Monzese”. E un po' tutti quanti continuiamo a sperare, non che sia la linea verde del metrò milanese a rispedire al mittente il Cavaliere, ma la Freccia Rossa in partenza da Roma.

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