giovedì 1 gennaio 2009

Preghierina per l'Anno Nuovo

Il primo post dell'anno. Di questo 2009 che si apre come gli ultimi vent'anni, fors'anche peggio. Tempi di crisi, la crisi incipiente, gli effetti devastanti della crisi e bla bla bla. Siamo in crisi da una generazione, ma ora che la crisi tocca la parte più sensibile delle nostre corde, il portafogli, ecco che una crisi così non c'è mai stata. Speriamo che, come ha detto ieri il Presidente della Repubblica, dalla crisi gl'italiani ne escano alla grande. Più forti, migliori di prima. Speriamo.

Ma parliamo un po' del dio pallone visto che, fino a quando non deciderò di chiudere i battenti, questo blog è di calcio che parla. Almeno in superficie, perché poi dentro ci ho messo davvero di tutto. Ma andiamo avanti, nonostante la fatica di parlare di un mondo, quello di questa maledetta rotondoiatrica passione non solo italiana, che è sempre barnum e niente più, fuori da ogni logica di sport e divertimento (dove si diverte solo chi alza coppe e trofei, sempre gli stessi insomma).

Continuerò a scrivere solo per onorare la memoria di questo blog. Che un anno fa aprii con entusiasmo, affascinato dalle grandi potenzialità della rete. Per carità: internet, anzi il www, è una gran cosa che gl'interessi del Capitale vorrebbero non solo sfruttare come già fanno ma imbavagliare. Così come stanno facendo: in preparazione c'è una nuova legge che ostacolerà e scoraggerà ognuno di noi ad aprire un nuovo blog. Ma voi internauti, navigatori di questo mare di bit, lo sapete benissimo, meglio di me. Cmq, per chi non lo sapesse ci sono una serie di articoli di persone affidabili (nel senso che almeno parlano con cognizione) su NoisefromAmerika, che da un po' dibattono su questi come altri temi cruciali per la 'libertà' di parola e pensiero.

Ecco, l'augurio che faccio a tutti i lettori per questo 2009 è di non abbassare la guardia, di essere svelti di cervello per cercare di capire, curiosando, che il mondo che stiamo masticando è solo quello che ci viene servito da altri e più potenti di noi che non abbiamo nulla. Ma anche nulla da perdere. Oltre alla libertà fisica, naturalmente.

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