martedì 6 gennaio 2009

La tragedia di Gaza su GuerrillaRadio


In testa la preoccupazione di ciò che sta accadendo a Gaza. Immagini soprattutto: bambini morti, mutilati, feriti. Con i papà, le mamme o le nonne che se li coccolano mentre i loro corpicini sono ancora caldi, prima dell'ultimo saluto. Che poi potrebbe essere anche un arrivederci non troppo lontano nel tempo. E' un inferno laggiù, mentre la comunità internazionale, gli Usa e l'Ue, invece di fermare questo massacro, continuano a dibattere sul nulla. E chi manifesta in Italia, invece di unirsi, s'infogna sulle solite questioni ideologiche, i soliti schemi, e incancrenisce nei routinari manicheismi, posizioni solo apparentemente inconciliabili. Cari lettori, invito tutti a seguire i racconti della tragedia in atto di uno che a Gaza, sotto le bombe, accerchiato dai tank israeliani, ci sta per davvero: si chiama Vittorio: i suoi racconti li potete trovare su GuerillaRadio. Non come i corrispondenti dei tg Rai e Mediaset che pensano di seguire una guerra, anzi un massacro, da 50, 100 Km di distanza. 'Giornalisti' che usano gli occhi e le orecchie solo per leggere i comunicati stampa e ascoltare le conferenze degli stati maggiori dell'Esercito israeliano, che in situazioni di emergenza sono meno attendibili delle inattendibili previsioni degli astrologi.
Foto di Vittorio Arrigoni (http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1758)

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