lunedì 12 ottobre 2009

La dura provetta di Cannavaro


(Il Fatto Quotidiano del 10 ottobre)

Fantastico Fabio che fa sempre notizia. Ormai tra calcio, sponsor e casi collaterali è un po’ la Cuccarini in cucina di qualche anno fa. Adesso è un doping non dopabile, è il solito cortisone che si affaccia surrettiziamente come ai tempi delle cure agli occhi di Davids.
Per il mitico Fabio, uno dei migliori difensori del mondo degli ultimi vent’anni, stavolta è un’ape malandrina, che punge, da cui il farmaco, e il pasticcio tra Juventus e Federcalcio, che invece non pungono. E’ evidente che l’antidoping andrebbe fatto prima ai dirigenti di società e a quelli federali, per i giocatori specie quelli importanti, è francamente sprecato. Non è una cosa seria. E’ solo grave, quindi non conta. Mi ricordo di Cannavaro e del suo filmato ridanciano, dieci anni fa, mentre si faceva le flebo prima di un match di Coppa mi pare a Mosca, con il Parma. Mi ricordo di Cannavaro premiato con il Pallone d’oro mentre moriva Puskas, ovvero due etiche agli antipodi. Insomma mi ricordo sempre e comunque di Cannavaro.

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